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“Deux études couplées” at Milan’s Sala Verdi

Deux études couplées

Milano, Sala Verdi del Conservatorio
29 novembre 2024 – ore 20.45
Insubria Chamber Orchestra
Direttore, Giorgio Rodolfo Marini
 

A MILANO LE “SERATE MUSICALI” CON OPERE DI VIOTTI, ROTA, MANNINO E CAVALLONE
VENERDI’ 29 NOVEMBRE, ALLE 20.45, SALA VERDI DEL CONSERVATORIO DI MILANO
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA DI “DEUX ETUDES COUPLEES” DI PAOLO CAVALLONE
Milano, 23 novembre 2024
Un imperdibile evento musicale segnerà il prossimo appuntamento della stagione delle “Serate Musicali”, venerdì 29 novembre, alle ore 20.45, alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano. L’Insubria Chamber Orchestra, diretta dal Maestro Giorgio Rodolfo Marini, presenterà un programma tutto italiano che attraversa i secoli: da Giovanni Battista Viotti a Paolo Cavallone, passando per Franco Mannino e Nino Rota, in un concerto che vedrà anche il prezioso Guadagnini 1744 nelle mani del violinista Davide Alogna.
Il programma si aprirà con il “Concerto n. 4” per violino di Giovanni Battista Viotti, dove l’equilibrio classico sarà il filo conduttore. Si proseguirà con il “Concerto n. 2” per violino di Franco Mannino (1992), un brano dalle linee melodiche incisive, per poi passare alla seconda parte del programma, che vedrà l’esecuzione del “Concerto per orchestra d’archi” di Nino Rota. Quest’ultimo, caratterizzato da una forte immediatezza espressiva, si intreccia con un lirismo vibrante e un ritmo che affascina l’ascoltatore. La chiusura del concerto sarà affidata all’opera di Paolo Cavallone, uno dei maggiori compositori di oggi, con “Deux études couplées”, una creazione in stile barocco.
Paolo Cavallone (Sulmona 1975), un pioniere nell’ideazione di nuovi concetti compositivi, disattende ogni aspettativa presentando una composizione alla maniera di Haendel e di Bach e chiudendo l’arco sonoro del concerto, quasi a ricongiungersi all’aura delineata dal brano d’apertura. “Si tratta di un divertissement, una sorta di omaggio all’artigianato, in cui credo fortemente: il brano si ricollega alla tradizione novecentesca italiana di recupero di sonorità barocche” (si pensi alla “Vivaldiana” di Malipiero o alla “Tartiniana” di Dallapiccola ad esempio). Già collaboratore di ricerca all’Università di New York e professore di orchestrazione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), Paolo Cavallone è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. I suoi lavori sono pubblicati da Rai Com e sono disponibili su dischi Tactus e Albany Records. Nel 2022 è stato insignito dalla Regione Abruzzo dell’onorificenza di Ambasciatore della cultura nel mondo.
La serata sarà un’occasione per apprezzare il virtuoso Davide Alogna, uno dei musicisti più attivi per quel che concerne lo studio, la riscoperta e la diffusione del repertorio del Novecento italiano. Il suo lavoro ha permesso di riportare in vita diverse opere di Respighi, Fano, Castelnuovo-Tedesco, Margola, Wolf-Ferrari attraverso prime esecuzioni nazionali e mondiali, registrazioni e pubblicazioni. Nel 2010 il Comune di Milano gli ha conferito il “Premio all’eccellenza nella Musica”. Come spiega il Maestro Marini, direttore artistico e musicale dell’Insubria Chamber Orchestra, “diversi sono gli anniversari da cui scaturisce il concerto del 29 novembre. Il duecentesimo anniversario della morte di Viotti coincide infatti con il centenario dalla nascita di Mannino, come pure con i quarantacinque anni dalla morte di Rota”.

Paolo Cavallone Deux études couplées Milano Serate Musicali
Paolo Cavallone, Deux études couplées – Milano, Serate Musicali

Deux études couplées è una raccolta di brani in stile barocco: alla maniera di Haendel (Largo e Allegro) e di Bach (Gavotta e Giga).

Un divertissement, un esercizio di stile, ma anche un “falso d’autore”, seppure con delle “firme” esplicite di falso (come ad esempio ripetizioni “ulteriori” di figure o note fuori estensione, se ci si riferisce alla prassi compositiva dell’epoca o alle possibilità degli strumenti barocchi).

Questo brano è dedicato a Francesco Zimei ed è presentato in forma integrale, in prima esecuzione assoluta, il 29 novembre.

“…Paolo Cavallone compie un’indagine sugli obelischi dei due maestri della clarté, profeti della ragione, più grandi che l’Europa abbia mai prodotto, chiudendo così a cerchio la nostra argomentazione. La natura clastica, ma percorsa da un fuoco interiore che la illumina, quasi i nervi della Forma fossero alabastro, di questi Deux études couplées, richiamano lo spirito di una raccolta poetica di Cavallone: Suoni ulteriori. Lo spirito del nuovo Umanesimo, sorto dalle ceneri delle Avanguardie, richiede al futuro un recupero degli archetipi da cui deriva la nostra civiltà musicale. Cavallone lo opera con quell’attitudine che porta i restauratori delle cattedrali gotiche a mostrare, sotto vetrate, gli impianti delle precedenti chiese romaniche. Sapienza, magistero e dominio di quel Contrappunto che è la mappa simbolica del cervello umano, attraversano questi due brani pervasi da una generosa utopia visionaria.” Alessandro Zignani